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RIDUZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO CON LA PRATICA DELL’ATTENZIONE E DELLA CONSAPEVOLEZZA

Secondo recenti studi, il 73% degli infortuni dovuti a scivolamenti da livello, inciampi e cadute sono causati principalmente dalla distrazione del lavoratore. Portarsi in una condizione di sovrapensiero, o di una distrazione di appena 2,8 secondi raddoppia la probabilità di errore.

La capacità di attenzione umana ora è apparentemente inferiore a quella di un pesce rosso, non tanto per un abbassamento delle capacità attentive quanto per un continuo aumento degli stimoli intorno a noi (notifiche, social, sms, mail, etc.).

Gli elementi che contraddistinguono tale meccanismo sono gli automatismi: in quanto si è visto che nel momento in cui si compiono le stesse azioni, l’attenzione, la consapevolezza e lo stato di coscienza tendono ad abbassarsi .

Tra i fattori scatenanti si identifica un elevato livello di stress, la stanchezza fisica e mentale o l’aver vissuto un evento traumatico (uniti alla presenza di fattori personali oltre che lavorativi).

Come può la pratica della mindfulness ridurre gli infortuni sul lavoro?

Secondo la ISO 45001, agire sulla consapevolezza è uno dei punti chiave, come anche richiesto dalla norma cogente tramite formazioni efficaci: si tratta di migliorare la capacità attentiva dei lavoratori, riuscendo a fornire gli strumenti per concentrarsi sul compito da svolgere, incoraggiandoli contemporaneamente, nelle pause lavorative, a prendersi 10-15 minuti per sè, in condizione di relax, prestando attenzione a se stessi. L’obiettivo è quello di ridurre significativamente gli incidenti sul lavoro più frequenti – dovuti a scivolamenti, inciampi e cadute – principalmente dovuti a distrazione o disattenzione.

La cultura della sicurezza è un processo principalmente di tipo top down, che dovrebbe essere gestito dal soggetto apicale a quelli operativi, dall’alto verso il basso. Ed anche la consapevolezza dovrebbe essere insegnata dai vertici arrivando a tutti i lavoratori. Sebbene le sfide nella giornata da un top manager a un direttore HR siano diverse da quelle affrontate direttamente dal lavoratore nell’uso di un’attrezzatura o una macchina, il messaggio è pressochè il medesimo: imparare a identificare i propri pensieri, generatori di distrazioni e gestire le proprie emozioni, generatori delle proprie reazioni.

La consapevolezza è la modalità che fisiologicamente ognuno di noi ha: la pratica della mindfulness aumenta la capacità di concentrarsi esclusivamente su un compito, ci dà spazio tra le nostre emozioni e reazioni e ci aiuta successivamente a controllare quelle reazioni per evitare una risposta inappropriata o istintiva.

La mindfulness è stata inserita non solo nei training per manager ma anche in innovativi programmi di formazione obbligatoria (ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. 81/2008).

Un significativo aumento (+80%) della propria capacità di prendere decisioni dopo aver introdotto la consapevolezza nella propria vita, oltre ad un +89% il quale ha dichiarato di essere diventato un ‘ascoltatore migliore’. L’effetto del debiasing, processo attraverso il quale si riduce l’influenza dei pregiudizi cognitivi, generalmente con l’obiettivo di aiutare le persone a pensare in modo più razionale e ottimale è stato un altro obiettivo del training ed ha permesso ai lavoratori di riconoscere piu facilmente i propri errori sul lavoro.

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