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BRAIN DRAIN: perchè contare sempre sul proprio smartphone riduce la capacità cognitiva

BRAIN DRAIN: perchè contare sempre sul proprio smartphone riduce la capacità cognitiva

Qualche tempo fa abbiamo scritto un articolo sul phubbing, l’abitudine di distogliere l’attenzione da persone e attività per concentrarsi sui nostri dispositivi elettronici rischiando di farci male (link all’articolo)

Da uno studio pubblicato sul Journal of the Association for Consumer Research si è esplorato un altro fenomeno definito “Brain drain” (drenaggio cerebrale) in cui l’utilizzo continuo o addirittura la semplice presenza del proprio smartphone possa ridurre la capacità cognitiva disponibile.

Il fenomeno del “brain drain” suggerisce che anche quando non stiamo utilizzando attivamente il nostro smartphone, abituarci alla sua presenza può occupare risorse cognitive limitate, lasciandoci meno capacità disponibile per altre attività e compromettendo le nostre prestazioni cognitive.

I risultati degli esperimenti

Gli autori dello studio, Adrian F. Ward, Kristen Duke, Ayelet Gneezy e Maarten W. Bos, hanno condotto due esperimenti significativi:

  1. Esperimento 1: I partecipanti dovevano completare una serie di test cognitivi con il loro smartphone in una delle seguenti posizioni: sul tavolo, in tasca o in un’altra stanza. I risultati hanno mostrato che i partecipanti con il telefono in un’altra stanza hanno ottenuto risultati significativamente migliori rispetto a quelli con il telefono sul tavolo. Anche quelli con il telefono in tasca hanno leggermente sovraperformato rispetto a quelli con il telefono sul tavolo.
  2. Esperimento 2: un secondo esperimento ha analizzato l’impatto della dipendenza dallo smartphone. I partecipanti che si sentivano più dipendenti dai loro smartphone hanno ottenuto risultati peggiori nei test cognitivi quando avevano il telefono sul tavolo o in tasca, rispetto a quelli meno dipendenti. Questo suggerisce che la dipendenza dallo smartphone amplifica l’effetto del brain drain.

Implicazioni pratiche

Questi risultati hanno importanti implicazioni pratiche. Per esempio, durante le riunioni di lavoro o le sessioni di studio, sarebbe utile lasciare lo smartphone in un’altra stanza potrebbe migliorare significativamente la concentrazione e la capacità di eseguire compiti cognitivi complessi. Inoltre, le persone più dipendenti dai loro smartphone potrebbero trarre maggiori benefici nel ridurre la presenza fisica dei loro dispositivi durante le attività che richiedono alta concentrazione, come ad esempio delle sessioni formative (specialmente quelle che richiedono l’apprendimento di nuovi concetti o abilità), delle attività di brain storming oppure durante momenti di lettura e studio intensivo.

Qualche suggerimento per “staccare la spina”

Lo studio sul “brain drain” ci mostra chiaramente come la semplice presenza del nostro smartphone possa ridurre la capacità cognitiva disponibile, influenzando negativamente la nostra concentrazione e le prestazioni cognitive. Tuttavia, ci sono piccoli interventi di consapevolezza e tecniche di attenzione focalizzata che possiamo adottare per mitigare questi effetti negativi.

1. Creare spazi senza Smartphone

Puoi imparare a dedicare specifici momenti e spazi della giornata in cui non è permesso l’uso dello smartphone. Ad esempio, puoi stabilire che durante le riunioni, le sessioni di studio o i pasti, il telefono venga lasciato in un’altra stanza (magari con la suoneria attaccata se devi ricevere una telefonata di lavoro). Questo aiuta a ridurre la tentazione di controllare continuamente il dispositivo e libera risorse cognitive per altre attività.

2. Praticare la Mindfulness

La mindfulness può essere un potente strumento per migliorare la nostra capacità di concentrazione e ridurre lo stress. Ecco alcune pratiche che puoi integrare nella tua routine quotidiana:

  • Meditazione del Respiro: Dedica 5-10 minuti ogni giorno a concentrarti sul tuo respiro. Questo può aiutare a calmare la mente e a migliorare la tua capacità di attenzione.
  • Body Scan: Prendi qualche minuto per concentrarti su diverse parti del corpo, notando qualsiasi tensione o sensazione presente. Questo esercizio aiuta a sviluppare la consapevolezza del corpo e a ridurre lo stress.
  • Mindful Walking: Durante una passeggiata, presta attenzione ai tuoi passi, al contatto dei piedi con il suolo e agli stimoli sensoriali intorno a te. Questo può aiutare a migliorare la concentrazione e a rilassare la mente.

3. Gestire le Notifiche

Disattiva le notifiche non essenziali per evitare interruzioni costanti. Imposta periodi specifici durante la giornata per controllare le email e i messaggi, piuttosto che rispondere in tempo reale a ogni notifica.

4. Utilizzare la Modalità “Non Disturbare” 

Attiva la modalità “Non Disturbare” o “Uso in Aereo” durante alcune brevi sessioni di lavoro che consideri importanti o mentre sei impegnato in attività che richiedono alta concentrazione. Questo ti aiuta a ridurre le distrazioni e a mantenere la tua attenzione focalizzata.

Implementando questi piccoli interventi, puoi migliorare significativamente la tua capacità di concentrazione e ridurre l’effetto del brain drain causato dalla presenza dello smartphone. Ricorda che la consapevolezza e l’attenzione focalizzata sono competenze che possono essere sviluppate con la pratica costante, portando a una maggiore produttività e benessere generale.

Conclusioni

La ricerca suggerisce che, nonostante i nostri sforzi per non pensare ai nostri smartphone, la loro semplice presenza consuma risorse cognitive preziose. Pertanto, per migliorare la nostra capacità cognitiva e la nostra efficienza, potrebbe essere utile limitare la vicinanza fisica dei nostri smartphone durante attività che richiedono una grande attenzione e concentrazione e imparare a prenderci cura dei nostri pensieri.

Per ulteriori dettagli, puoi leggere l’articolo completo: https://www.journals.uchicago.edu/doi/epdf/10.1086/691462