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COME DISATTIVARE IL PILOTA AUTOMATICO E AUMENTARE LA CREATIVITA’ CON LA MINDFULNESS

COME DISATTIVARE IL PILOTA AUTOMATICO E AUMENTARE LA CREATIVITA’ CON LA MINDFULNESS

Ti sei mai chiesto perché spesso ti ritrovi con il “pilota automatico” mentale e non riesci a uscire da questo stato? Ti capita di fare le stesse cose, ripetutamente, senza neanche accorgertene? Ti capita di vagare nei pensieri e rimanerci ‘intrappolato’?

Se la risposta è sì, non sei solo. Molte persone sperimentano questa sensazione di essere intrappolate in schemi di pensiero e comportamento automatici, senza la possibilità di agire in modo consapevole: Il “pilota automatico” e il “mind wandering” sono due fenomeni mentali simili ma non identici. Cerchiamo di capire la differenza e soprattutto di utilizzare alcuni modi per sfruttare al meglio le recenti ricerche nel campo delle neuroscienze e della mindfulness per comprendere come usarli a nostro favore.

Per “pilota automatico” si fa riferimento ad uno stato di automatismo mentale in cui ci troviamo spesso, senza neanche rendercene conto. Siamo in grado di svolgere attività quotidiane senza pensarci troppo, come camminare, guidare o fare le faccende domestiche. Questo può portare a problemi nella vita quotidiana e sul lavoro, come la mancanza di produttività, l’incapacità di risolvere problemi in modo efficiente e l’insoddisfazione generale.

Il mind wandering, d’altra parte, si riferisce a quel fenomeno mentale in cui la mente divaga dai pensieri presenti e si sposta su pensieri passati o futuri. Può essere un’esperienza positiva, come quando ci godiamo una passeggiata e la nostra mente inizia a vagare liberamente, ma può anche essere un’esperienza negativa quando ci fa perdere la concentrazione su un compito o ci porta a preoccuparci eccessivamente del futuro o del passato.

Il DMN o Default Mode Network è una rete cerebrale che si attiva quando siamo a riposo e non stiamo eseguendo attività specifiche, come quando la mente divaga durante un’attività noiosa o quando meditiamo. La ricerca ha dimostrato che quando il DMN è attivo, si verificano molte attività cognitive, tra cui la memoria autobiografica, la generazione di pensieri creativi e la risoluzione di problemi complessi.

Nello specifico, possiamo immaginare al fenomeno del mind wandering come ad una buona o cattiva abitudine, che a seconda del contesto e della nostra capacità ci porta a nuove idee ed intuizioni come ad un rimuginio mentale ritrovandoci a pensieri che divagano senza un obiettivo specifico, e lasciandoci trasportare da un’attività a un’altra, spesso senza consapevolezza. Il Default Mode Network (DMN), si attiva quando il cervello è in uno stato di riposo o di “default”, ovvero quando non è impegnato in attività orientate al compito.

Ma la buona notizia è che le neuroscienze hanno compreso meglio questo meccanismo d’azione e la mindfulness (o pratica della consapevolezza) può contribuire a disattivare questi fenomeni e ad attivare parti del cervello coinvolte nell’attenzione, nella consapevolezza e nel controllo cognitivo.

Esiste una forte correlazione tra i fenomeni del “pilota automatico”, del mind wandering e l’attivazione del DMN. Entrambi i fenomeni possono essere causati da molti fattori, tra cui la routine,  l’abitudine a fare sempre gli stessi compiti, lo stress, la fatica mentale. Questo suggerisce che il DMN sia coinvolto nella gestione del flusso di pensieri durante il mind wandering. Inoltre, l’attivazione del DMN durante il mind wandering è stata associata alla generazione di pensieri che si concentrano su se stessi, sul passato o sul futuro, e questo può portarci a stati di grande benessere e di insight, se vissuti in modo attento e consapevole, o di malessere se quei pensieri sono orientati al giudizio o a pensieri ossessivi.

Possiamo quindi immaginare il cervello come un muscolo che può essere allenato attraverso esercizi specifici. La ricerca ha dimostrato che la pratica della mindfulness può migliorare l’attività del DMN, aumentando il bilanciamento tra pensieri creativi e pensieri ossessivi durante il mind wandering, contribuendo a disattivare il “pilota automatico” e migliorando l’uso della stessa rete neuronale DMN.

Ecco alcuni suggerimenti che potremmo seguire:

  1. Pratica la consapevolezza nel momento presente: Uno dei principali obiettivi della mindfulness è sviluppare la consapevolezza del momento presente, osservando i propri pensieri, emozioni e sensazioni corporee senza giudizio. Questa pratica può aiutare a disattivare il “pilota automatico”, diminuire il rumore mentale e migliorare la capacità di gestire le tue emozioni, aumentando la consapevolezza delle proprie azioni e pensieri.
  2. Focalizzati sull’attività in corso: Quando sei impegnato in un’attività, come lavorare al computer o cucinare, puoi provare a focalizzarsi completamente su quella attività, prestando attenzione ai dettagli e sperimentare le sensazioni del momento. Questo aiuta a disattivare il DMN e ad attivare altre regioni cerebrali coinvolte nelle attività orientate al compito.
  3. Sperimenta nuove attività: imparare a suonare uno strumento o una nuova lingua, può aiutare ad attivare altre regioni cerebrali coinvolte nella memorizzazione e nella comprensione. Ciò può aiutare a sviluppare la flessibilità cognitiva e la creatività.

E’ quindi importante mettere in relazione lo stress sul lavoro, il pilota automatico e il mind wandering perché ciò può influire sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori. Quando siamo sotto stress, siamo più inclini a cadere nella trappola del pilota automatico, e questo può aumentare il rischio di infortuni sul lavoro. Allo stesso tempo, il mind wandering può compromettere l’attenzione e la concentrazione sui compiti, rendendo più probabile che si verifichino errori e incidenti sul lavoro.

La prevenzione degli infortuni e la promozione del benessere sul lavoro richiedono un approccio interdisciplinare, che includa anche la gestione dello stress e la promozione della consapevolezza dei propri stati mentali. Questo può essere fatto attraverso la promozione di programmi di mindfulness sul lavoro e la formazione dei lavoratori sulla gestione dello stress e la prevenzione degli infortuni.

Integrare la mindfulness nella tua vita quotidiana può portare a cambiamenti positivi duraturi e migliorare la tua capacità di affrontare le sfide della vita in modo efficace e soddisfacente: prova a chiederti ora quanto ti senti attento e presente in ciò che fai quotidianamente e quanta creatività ci metti in ciò che fai: se andrai in palestra per qualche settimana scoprirai che il mind wandering può aiutare ad attivare il Default Mode Network (DMN), abbassando lo stress ed aumentando la tua creatività ed il problem solving.

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